Parte Stefano ed io gli faccio sicura, a parte una scivolata in cui lo tengo sembra essere tutto ok. Arrivato in cima alla placca, recupera la corda e:
“Sali pure Andre, ti tengo”
Inizio a salire, trovo pochi appigli e, nonostante i 4000m, fa caldo e le mani sudano. Perdo un appiglio e cado, istintivamente mi aggrappo alla corda e….Buio totale.
Passeranno 2-3 minuti in cui Stefano mi chiama ma io non rispondo, avrà pensato fossi morto nonostante la corda fosse ancora in tensione quindi ero li sotto. Per non so quale santo, angelo o persona che mi vuole bene apro gli occhi e riesco a divincolarmi dalla corda che si era attorcigliata lungo il collo.
“Ste tutto bene salgo”
Sarà stata l’adrenalina ma non sentivo nulla in quel momento. Raggiungo Ste il quale mi guarda con gli occhi sgranati dicendomi di guardare le mani…